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Immagine del redattoreAdriano Cannata posture e fitness

Caldo eccessivo e rischi cardiovascolari.


Con l'arrivo della bella stagione e l'innalzamento delle temperatura, ad aumentare é anche il rischio di problematiche cardiovascolari. Caldo e umidità possono favorire diversi fattori negativi per la propria salute, soprattutto nei soggetti piú a rischio.Tale condizione infatti può causare un aumento del calibro dei vasi sanguigni, comportando di conseguenza ad un abbassamento della pressione arteriosa. Nei soggetti fragili un calo pressorio può portare ad un aumento della frequenza cardiaca, inoltre a causa delle temperatura elevate e di una maggiore sudorazione il sangue in circolazione può ridursi di volume e addensarsi comportando scompensi tal volta anche gravi Altre condizioni pericolose per il cuore sono la disidratazione e gli sbalzi di temperatura, che possono comportare a dei veri e propri sbalzi di pressione. I soggetti più coinvolti e più a rischio sono tutti quei soggetti che soffrono di scompensi a livello cardiaco e/o patologie cardiocircolatorie. Donne in gravidanza, anziani, individui che si sono sottoposti a interventi chirurgici di recente, soggetti in sovrappeso e/o affetti da malattie infiammatorie croniche, diabetici e soggetti predisposti. Tra i sintomi da non sottovalutare ci sono stanchezza, confusione mentale, nausea, capogiri, fiato corto e accelerazione del battito cardiaco, senso di svenimento, gonfiore alle gambe, crampi e/o dolori soprattutto alla schiena, mal di testa e/o ai polpacci, disorientamento. É fondamentale quindi soprattutto in estate, adottare delle apposite strategie per ridurre i rischi legati alle problematiche cardiovascolari. In primis occorre consultare il proprio medico per capire al meglio come comportarsi, soprattutto se si seguono delle terapie specifiche. Inoltre l'idratazione é molto importante, bere molto e curare l'alimentazione, muovere spesso le gambe e non esporsi al sole nelle ore più calde, evitare di affaticarsi e rinfrescarsi di tanto in tanto. L'attività fisica può aiutare a ridurre i rischi cardiovascolari, ma bisogna prima distinguere il tipo di attività o sport piú adatto in questi casi, e cosa invece deve essere assolutamente evitato. Sport aerobico o anaerobico? Quale tipo di attività é maggiormente indicata per chi soffre di disturbi cardiovascolari? In realtà la domanda é un'altra... la domanda da porsi é: attività isotonica o isometrica?... Ebbene sì, tra le due, l'attività isotonica é quella più indicata per i soggetti sensibili e a rischio cardiovascolare. Possono essere considerate attività isotoniche la camminata veloce, la corsa, il ciclismo, e il nuoto. Si distinguono da quelle isometriche perché non costringono l'organismo a lavorare contro a delle resistenze cosa che invece va a caratterizzare tutte quelle attività isometriche come ad esempio la pesistica, il canottaggio, ecc... Capiamo bene il perché: Negli esercizi isometrici il cuore a causa dell'intensa contrazione muscolare é obbligato a spingere e pompare maggior quantità di sangue per fare fronte agli forzi muscolari, tutto ciò comporta ad una ipertrofia e ad un aumento della propria massa, il che é poco indicato in soggetti a rischio, al contrario invece degli esercizi isotonici che sono caratterizzati da una maggiore vasodilatazione durante lo sforzo muscolare e quindi ad un lavoro cardiaco facilitato. Ma attenzione, da non confondere gli esercizi isotonici come la camminata veloce o il ciclismo con attività a ritmo cardiaco intenso come ad esempio lo spinning... I risultati migliori per il cuore si ottengono con attività dove il respiro non é affannoso, ma é facile da gestire, i ritmi blandi per quanto riguarda il benessere cardiaco sono quelli più indicati. Inoltre gli sport isotonici apportano numerosi benefici per la salute se eseguiti con costanza, tra cui riduzione della frequenza cardiaca, pressione più bassa, un notevole miglioramento a livello metabolico per quanto riguarda il quadro lipidico e i livelli di glicemia, non a caso capita spesso in soggetti ipertesi o diabetici, di poter ridurre o in alcuni casi addirittura di sospendere le terapie (consultare prima sempre il proprio medico) dopo aver intrapreso un percorso di allenamento di tipo isotonico con costanza nel tempo. In conclusione le attività o gli sport caratterizzati da esercizi isotonici apportano benefici anche al sistema immunitario, e stimolano le funzioni cognitive contrastandone il declino. Infine numerosi studi dimostrano come tale attività fisica può contrastare gli effetti dell'invecchiamento, quest'ultimo infatti é determinato dalla perdita di telomeri (porzione terminali dei cromosomi), la telomerasi invece é quella attività enzimatica che li ripara con una vera e propria azione antisenescente, secondo numerosi studi scientifici in coloro che svolgono attività o sport isotonici con costanza la telomerasi aumenta riducendo appunto l'invecchiamento.



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