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Gli affondi, un esercizio mirato agli arti inferiori. Analisi biomeccanica e funzionale.

Aggiornamento: 21 ago 2023


Un allenamento mirato agli arti inferiori e senza dubbio l'esecuzione in tutte le sue varianti è quello degli affondi (affondi frontali, laterali, bulgaro, con bilanciere, combinati e overhead lunge).

È un esercizio poliarticolare a catena cinetica chiusa in grado di coinvolgere i muscoli degli arti inferiori (glutei, quadricipiti, ischiocrurali) e i muscoli del core per quando riguarda la stabilità essendo svolti in modalità asimmetrica.

Il più conosciuto come esercizio di affondi è gli alternati frontali.

Lo svolgimento consiste nel partire con gambe leggermente divaricate (larghezza spalle) piede leggermente in extra rotazione (10°) facendo un passo avanti proiettando il peso del corpo e quello in aggiunta eventualmente con pesi in avanti, flettendo una gamba realizzando un angolo di 90° (il ginocchio non deve superare il piede) mentre l'altra gamba va in allungamento posteriormente al corpo sfiorando con il ginocchio in pavimento, una volta raggiunta la posizione ritornare nella posizione iniziale di e ripetere lo stesso movimento con l'altra gamba in modo tale da alternare il lavoro e lo sforzo fisico su una gamba per volta, nel caso in cui si voglia aumentare lo sforzo muscolare si può eseguire il lavoro di tutte le serie su una gamba per volta. La colonna vertebrale mantiene le curve fisiologico con il tronco in posizione eretta.

La respirazione avviene mediante inspirazione in face eccentrica cioè in fase di piegamenti in avanti, mentre l'espirazione in fase concentrica ossia di ritorno in posizione eretta.

Gli affondi sono un esercito che sollecita molto l'articolazione degli arti inferiori e i tendini, quindi è consigliabile valutare bene il soggetto il suo stato di salute, e il suo grado di escursione articolare (rom).



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